Il solito chatbot? Intervista ad Antonio Perfido
Con Antonio Perfido, parliamo di Conversation Design, di assistenti virtuali e delle loro applicazioni, dell'approccio dei brand alla Conversational AI, di chatbot, di acquisti vocali.. e molto altro.
Un nuovo episodio di Voice Technology con Antonio Perfido, con il quale parliamo di Conversation Design, di assistenti virtuali e delle loro applicazioni anche sui prodotti fisici, dell'approccio dei brand alla Conversational AI, di chatbot, di acquisti vocali.. e molto altro.
Chi è Antonio Perfido?
Antonio Perfido è il CMO di The Digital Box e ideatore del concetto di “convergent marketing”.
Io credo il conversation design si affermerà come figura professionale emergente laddove, parallelamente, crescerà il fenomeno degli assistenti virtuali. Dove ci sarà un assistente virtuale ci sarà, non solo un conversation designer, ma un team di specialisti che lo "accudirà", lo "coccolerà", lo farà crescere.
Il podcast completo e la video intervista
Quello che segue è l'episodio podcast completo, con all'interno la parte video dell'intervista.
I punti salienti
00:27 Presentazione di Antonio Perfido
01:10 Conversation designer: uno dei lavori del futuro
02:33 Come si evolveranno gli assistenti virtuali
05:58 Gli assistenti digitali nei prodotti fisici
09:09 Conversational AI per i brand: da dove si inizia?
11:25 Beh, ma è il solito chatbot!
13:27 L'evoluzione del Voice Commerce
15:55 Cos'è il "Convergent Marketing"
19:28 Le interazioni di domani
21:50 Take Away
Laddove c'è la possibilità di fornire un ausilio, un aiuto al consumatore, quello è un contesto nel quale può essere inserito un sistema di intelligenza artificiale. Cioè può essere inserita un'interfaccia che aiuti l'utente 24 ore su 24, permettendogli di operare in piena autonomia e in piena libertà, ottenendo le informazioni necessarie nel minor tempo possibile.
Take Away
Un piccolo riepilogo dei concetti emersi nell'episodio.
- Il conversation designer sarà una figura professionale emergente, che si evolverà parallelamente alla crescita degli assistenti virtuali. Dove sarà presente un assistente, ci sarà un team di specialisti che che lo farà lavorare al meglio.
- Non ci sono limiti alle applicazioni degli assistenti virtuali: laddove c’è la possibilità di fornire un aiuto al consumatore, possiamo inserire un interfaccia che gli permette di ottenerlo in autonomia e velocemente.
- Gli assistenti virtuali possono essere un'ottima connessione tra offline e online, inoltre la conversazione, come la modalità di interazione, può offrire nuovi tipi di dato agli analisti.
- Le persone stanno manifestando un’esigenza verso la conversazione, dalla quale le marche non possono rimanere fuori.
Tutte le aziende si dovranno cimentare su questi aspetti.
- Nei progetti legati agli assistenti virtuali, il consiglio è di partire con un numero ristretto di argomenti, e con una fase di analisi accurata.
- Il Voice Commerce avrà una grande risposta quando l’utente potrà contare sulla comodità, ma anche sulla consapevolezza e sicurezza. Serve tempo, ma ci porterà ad una grande riduzione delle frizioni in fase d’acquisto.
La modalità di acquisto vocale avrà una grande risposta nel momento in cui, oltre alla comodità, garantirà anche la migliore la consapevolezza da parte dell'utente che sta acquistando un prodotto specifico in condizioni di sicurezza.
- Che tipo di interazione avremo in futuro? Un’interazione “totale”.. sistemi che percepiranno le sensazioni degli utenti per restituire esperienze simili a quelle tra persone.
L'arrivo al voice commerce avverrà come evoluzione naturale del consumatore, ma che secondo me ha ancora bisogno di tempo per poterne capire le potenzialità.
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