L'AI spaventa perché non è semplice da comprendere.. ma cosa c'è da temere?
Spesso immaginando scenari visti in film come "Terminator" o "2001: Odissea nello spazio" possiamo essere spaventati dalla crescita dell'AI. Ma è dell'intelligenza artificiale che dobbiamo essere spaventati? Scopriamolo!
In questi giorni ho seguito alcuni eventi che mi hanno fatto riflettere in ambito di intelligenza artificiale, algoritmi ed accelerazione tecnologica.
Quali sono questi eventi? Te ne racconto brevemente alcuni.
1) DeepMind ha risolto un problema scientifico aperto da oltre 50 anni
DeepMind (l'azienda di Alphabet dedicata all'Intelligenza Artificiale) ha realizzato una rete neurale chiamata AlphaFold2 che ha risolto un importante problema legato alla biologia: prevedere la struttura di una proteina dalla sequenza di amminoacidi che essa comprende.
Janet Thornton, director of the European Bioinformatics Institute, ha affermato quanto segue..
La struttura tridimensionale delle proteine è essenziale per comprendere il funzionamento interno delle cellule.
Negli ultimi 27 anni i progressi sono stati costanti, ma piuttosto lenti. Con AlphaFold2 il miglioramento è stato spaventoso.. il più importante di quanto abbiamo visto per molti anni: un vero e proprio cambio di passo.
Aggiornamento del 15/11/2021
Alphabet lancia Isomorphic Labs, che sfrutterà gli algoritmi di DeepMind per scoprire nuovi farmaci e cure mediche sfruttando l'intelligenza artificiale.
L'azienda afferma che il suo obiettivo è "reimmaginare" il processo di sviluppo di nuovi farmaci con un approccio AI-first.
"We believe that the foundational use of cutting edge computational and AI methods can help scientists take their work to the next level, and massively accelerate the drug discovery process".
- Demis Hassabis, founder and CEO @ Isomorphic Labs
Un recente studio della National Center for Biotechnology Information ha scoperto che il costo medio per la creazione di un nuovo farmaco è di 1,3 miliardi di dollari. L'uso dell'intelligenza artificiale potrebbe abbassare questi costi ed aumentare le probabilità di successo.
2) Elon Musk ha presentato Tesla Bot all'AI Day
Tesla Bot è il progetto che impegnerà Tesla nei prossimi anni, e si tratta di un automa umanoide che sarà in grado di sarà in grado di muoversi con agilità e consapevolezza nel mondo, riconoscendo gli ostacoli e comunicando con gli esseri umani attraverso il linguaggio naturale.
L'obiettivo del robot sarà quello di mettersi a disposizione per completare compiti pericolosi, ripetitivi oppure noiosi al posto degli umani.
3) Boston Dynamics presenta il robot umanoide che fa parkour
Come nel punto precedente, si tratta di un progetto simile a quello di Tesla, ma che conosciamo da un po' di tempo, ovvero i robot umanoidi di Boston Dynamics.
I video che negli scorsi anni abbiamo visto online erano già sbalorditivi, ma nel video si vede come Atlas (il nome del modello di robot) fa addirittura parkour.
4) BMW Group ha già inserito la Quantum AI nella sua strategia
Attualmente si tratta di sperimentazione: la tecnologia non è ancora in grado di generare valore, ma il brand sostiene che entro 5 anni produrrà vantaggi commerciali. Il partner che è stato scelto per l'affiancamento tecnologico è Amazon AWS.
Quella che segue è la visione di Oliver Wick, technology scout, BMW Research and Technology.
I can imagine that in the next 20 years, BMW customers will sit in front of a screen and configure their own BMW in real time, for example. This is what quantum computing is for – to re-think processes and setups.
Quella che segue è una dichiarazione di Bill Vass, Vice President of Engineering AWS.
Quantum computing is in its early stages but its long-term impact promises to be transformational for many industries. Indeed, enabling cutting edge research in quantum computing and helping businesses prepare for the quantum future is why we launched Amazon Braket and built out our team of experts at the Amazon Quantum Solutions Lab. We’re thrilled to support BMW and the quantum community in this innovation challenge. We applaud BMW’s leadership in tackling real industrial challenges where quantum computers may one day provide an advantage.
"Ieri" abbiamo sentito per la prima volta parlare di Quantum AI e Google si è data 10 anni per lo sviluppo. "Oggi" i brand più lungimiranti hanno già una strategia che la comprende.
5) L'esperimento del National Ignition Facility avvicina alla fusione nucleare
La fusione nucleare permetterebbe di generare una quantità enorme di energia senza produrre scorie radioattive.
La svolta sembra arrivare dal laboratorio National Ignition Facility, in cui grazie a dei fasci laser potentissimi sono state create delle condizioni che hanno innescato una reazione di fusione nucleare che ha prodotto il 70% dell’energia usata per avviare il processo: 1,35 megajoules (MJ) contro gli 1,9 MJ trasferiti agli atomi dai laser.
Il traguardo è ancora lontano, ma negli ultimi mesi ci sono stati progressi molto promettenti: l’energia creata a inizio agosto è 8 volte quella prodotta nell’analogo esperimento della primavera 2021 e 25 volte l’ammontare generato nel 2018.
Siamo pronti a gestire la conoscenza?
Sono tutti segnali di una fortissima accelerazione tecnologica, di una grande evoluzione del software e dell'hardware, un'innovazione che porterà al cambiamento radicale del mondo del lavoro e della nostra quotidianità.
Non solo.. siamo di fronte a scoperte che probabilmente cambieranno la scienza e la storia. E l'accelerazione aumenterà: i prossimi 10 anni ci faranno vedere scenari che oggi abbiamo difficoltà ad immaginare.
In seguito al lavoro di DeepMind (punto 1), sono iniziate ad affiorare domande della serie "cosa accadrebbe se queste scoperte non venissero condivise alla comunità scientifica"? E domande di questo tipo emergono perché di fatto, dietro alle ricerche ci sono aziende molto potenti.
Questi aspetti fanno capire, in prima battuta, che gli algoritmi saranno la "moneta" del futuro.
Ma pensa.. dove ci porterà l'intelligenza artificiale e questa accelerazione? Ad estendere le nostre capacità ed i nostri sensi, e di conseguenza ad avere nuove conoscenze.. ad aprire "vasi di Pandora". E la domanda è: siamo pronti a gestire questo potere?
Non è l'AI associata al concetto di "singolarità tecnologica" che dobbiamo temere.. per ora, siamo lontani dagli scenari visti in "2001: Odissea nello spazio" o in "Terminator".
Le insidie sono molto più vicine e non riguardano l'intelligenza artificiale, ma la nostra.. non riguardano il mezzo, ma il modo in cui lo useremo.