Un assistente virtuale per la diagnosi medica
La salute è un tema sempre più d'interesse per i big della tecnologia. Ada Health ha sviluppato un assistente virtuale in grado di fare diagnosi per gli utenti e sta raccogliendo importanti finanziamenti.
Ada Health, con sede a Berlino, ha sviluppato un’applicazione che utilizza l’intelligenza artificiale per cercare di fornire una diagnosi in base ai sintomi.
Anche Samsung e Bayer hanno contribuito investendo nel sistema, e Young Sohn, former chief strategy officer and corporate president di Samsung Electronics è entrato nel consiglio di amministrazione dell'azienda.
L'applicazione è stata creata nel 2011 e oggi è stata scaricata da oltre 11 milioni di utenti.
Come funziona
Il CEO dell'azienda, Daniel Nathrath, la descrive così:
The app basically works like a WhatsApp chat with your trusted family doctor, but 24/7
- Attraverso il dialogo con un assistente virtuale gli utenti possono descrivere i sintomi che rilevano.
- L'intelligenza artificiale elabora delle domande per riuscire a comprendere al meglio la situazione.
- Infine vengono presentate all'utente delle indicazioni su ciò che potrebbe aver causato i sintomi, proponendo suggerimenti su come affrontare il problema.
Le applicazioni mobile a disposizione negli store danno delle indicazioni generiche, consigliando anche ai pazienti di vedere un medico nei giorni successivi. Ma Ada Health può essere utilizzata anche attraverso il sistema sanitario: in quel caso sarà in grado di prenotare un appuntamento e condividere l'esito con un "medico umano".
L'azienda ha già fatto accordi con diversi brand che operano in ambito salute, ad esempio Axa OneHealth, Novartis, Pfizer e SutterHealth.
Il mio test
Personalmente ho provato l'applicazione, e il mio feedback è davvero positivo. E, osservando i commenti negli store, direi che non solo a me è piaciuta.
Dopo l'installazione e l'accesso, l'assistente fa alcune richieste generali chiedendo ad esempio il nome, il sesso, se si è fumatori, la presenza di patologie croniche come l'ipertensione o il diabete.
Dati che possono essere modificati successivamente in ogni momento attraverso le impostazioni.
Successivamente iniziano le richieste per determinare i sintomi. Ne vediamo alcuni esempi.
Per facilitare gli utenti in alcuni step, ad esempio alla domanda relativa alla differenza di dimensioni tra le pupille, vengono inserite delle note che conducono ad immagini utili alla comprensione. Ecco un esempio.
Infine, ricordando all'utente che non si tratta di un sistema che può sostituire un medico, arriva a presentare un report con suggerimenti ed indicazioni.
Oltre ad indicare un report molto dettagliato, l'assistente offre anche la funzionalità di tracciamento dei sintomi nel tempo.
I prossimi step
La società ha affermato che gli ultimi finanziamenti ricevuti verranno utilizzati per espandersi maggiormente negli USA, che con 2 milioni di utenti rappresenta il mercato più sviluppato. Gli altri mercati più importanti oggi sono quelli del Regno Unito, della Germania, del Brasile e dell'India.
Verranno, inoltre, utilizzati per ottimizzare gli algoritmi, aggiungere dati alla base di conoscenza medica ed espandere il numero di lingue a disposizione.
Ma non è tutto. Il CEO di Ada Health afferma che in futuro, oltre ai dati forniti dagli utenti, potranno essere a disposizione anche i dati di laboratorio, test genetici e le metriche dei sensori.
Infatti dice..
Smartwatches and other sensors have really made a big leap forward. Nowadays you can measure your blood pressure, you can do an ECG, measure heart rate variability and blood oxygen levels.
E ancora, parla di un concetto molto interessante, ovvero quello di sistema operativo personale per la salute..
Our ambition is really to build what we call a personal operating system for health where you wouldn’t just have a symptom check, but you would be able to integrate all relevant sources of health information in a way where ideally Ada becomes this companion that can alert you before the £100 problem becomes a £100,000 a year problem.
Conclusioni
In un recente episodio di Voice Technology, con Giorgio Taverniti abbiamo parlato di come i big della tecnologia siano estremamente interessati al mondo della salute. Ecco l'episodio con il riferimento al punto in cui ne parliamo.
Al minuto 02:27: "Big della Tecnologia + AI + voice technology + salute"
Un'ulteriore recentissima prova, molto affine al progetto descritto in questo post, è AI-powered dermatology assist tool di Google, presentato al Google I/O 2021. Si tratta di uno strumento diagnostico basato sull'intelligenza artificiale, capace di riconoscere e diagnosticare 288 malattie di pelle, capelli e unghie, solo attraverso una foto e qualche domanda alla quale l'utente deve rispondere.
Da genitore con bambini piccoli mi è capitato diverse volte, durante il fine settimana o di notte, di non sapere a chi rivolgermi anche per aspetti moto semplici. Avere un riferimento sempre a disposizione potrebbe essere un'applicazione molto interessante!