Voice Technology

Le applicazioni vocali: intervista a Vittorio Molaschi

In un'intervista con Vittorio Molaschi parliamo di applicazioni vocali. Cosa sono? Come si sviluppano le Skill per Alexa e le Action per Google Assistant? Come si possono acquistare prodotti attraverso la voce? Vittorio è il CEO di Vocalime, brand specializzato in Voice Technology.

Alessio Pomaro

8 nov 2021 • 5 min read

Le applicazioni vocali: intervista a Vittorio Molaschi

Un nuovo episodio di Voice Technology con Vittorio Molaschi, con il quale parliamo di applicazioni vocali (quindi di Skill per Alexa e di Actions per Google Assistant), di acquisti vocali e di "multimodalità".

Chi è Vittorio Molaschi?

Vittorio Molaschi è uno dei fondatori e CEO di Vocalime, brand specializzato in voice technology e nostro partner tecnologico in Voice Branding.

Ha diversi anni di esperienza in consulenza strategica per grandi aziende tra Germania e Italia, ed è un esperto nello sviluppo di progetti innovativi e prodotti digitali.

Tutte le applicazioni, nella mia visione avranno una componente vocale.

Il podcast completo e la video intervista

Quello che segue è l'episodio podcast completo, con all'interno la parte video dell'intervista.

L'intervista completa a Vittorio Molaschi

I punti salienti

01:33 Presentazione di Vittorio Molaschi
02:11 Com'è nata e cosa fa Vocalime
07:55 Cos'è un'applicazione vocale e come si crea?
12:37 La differenza tra il mercato italiano e quello USA
15:24 L'autenticazione nelle applicazioni vocali
18:17 I pagamenti nelle applicazioni vocali
23:14 Il futuro delle applicazioni vocali
21:54 I sistemi di monetizzazione
26:50 Take Away

Se andiamo ad analizzare a 360 gradi tutti i processi di un'azienda e i customer journey dei clienti ci sono sicuramente dei punti in cui i processi possono essere essere ottimizzati attraverso la Voice Technology.

Alessio Pomaro intervista Vittorio Molaschi

Take Away

Un piccolo riepilogo dei concetti emersi nell'episodio.

Per spiegare in modo semplice cos’è un’applicazione vocale, pensiamo al mondo degli smartphone. Qui abbiamo i due ecosistemi iOS e Android, e gli smartphone hanno delle funzionalità preinstallate, come chiamare e mandare SMS. Ma possiamo anche scaricare delle app ed usarle. La stessa dinamica si applica al mondo degli smart speaker, dove abbiamo gli ecosistemi Google e Amazon, abbiamo funzionalità native come timer, sveglie, meteo, ecc., ma c’è anche la possibilità di creare Action e Skill che vanno a generare funzionalità specifiche.
Come si crea un’applicazione vocale? Si identifica l’obiettivo, si definisce il conversation design, infine si mette in pratica l’implementazione tecnica. Quest’ultima si divide in due parti: il modello vocale per la comprensione delle espressioni degli utenti e lo sviluppo backend che permette di dare le risposte alle richieste.

La conversazione deve essere abbastanza ingaggiante per l'utente ma abbastanza rapida e asciutta, altrimenti perdiamo l'attenzione dell'utente.

Esistono sistemi come Voiceflow che consentono di sviluppare applicazioni vocali senza conoscenze di sviluppo, ma, come spesso accade, strumenti di questo tipo iniziano ad andare stretti quando il livello di personalizzazione e la complessità aumentano. Quindi, le competenze necessarie per creare delle applicazioni vocali professionali, si suddividono in due macro aree: quelle relative al conversation design, e quelle di sviluppo, ovvero la programmazione.

Ogni tanto mi capita di riavere sottomano il design delle prime applicazioni che abbiamo sviluppato.. e adesso che ho maturato più esperienza e più competenze dico "Cavoli erano veramente imbarazzanti"!

Spesso diciamo che gli Stati Uniti sono un passo avanti per quanto riguarda la tecnologia. Anche per quanto riguarda la voice technology è così, ma manca un dettaglio importante: è stata diffusa molto prima dai top player. Amazon ha lanciato Alexa nel 2014 negli USA, e solo a fine 2018 in Italia. Nell’intervista parliamo di 3 anni di differenza, ma in realtà sono addirittura 4.. e nel mondo della tecnologia rappresentano delle ere.

C'è più maturità da questo punto di vista negli USA. In Italia una parte consistente del nostro lavoro, quando parliamo con aziende o brand, è nel fare evangelizzazione, quindi spiegare che cosa si può fare con questi nuovi canali. Negli Stati Uniti si salta questa parte, e si entra più nel concreto, a discutere di che cosa si può realizzare e come farlo.

Attraverso quello che viene definito account linking è possibile effettuare l’autenticazione degli utenti in un’applicazione vocale. Oggi esistono sistemi molto agili per farlo (ad esempio, se il brand ha già un'applicazione mobile che gli utenti utilizzano) e quindi per personalizzare l’esperienza degli utilizzatori.
Amazon mette a disposizione dei sistemi evoluti per l’acquisto attraverso un’applicazione vocale. Attraverso Amazon Pay, per effettuare il pagamento, oppure attraverso le Alexa Shopping Actions per gestire completamente l’acquisto di un prodotto su Amazon.
La parola chiave del futuro? Multimodalità. La voce è una grande comodità dal punto di vista della semplicità e della velocità, ma avere anche a disposizione il feedback visivo è molto importante.

È assolutamente importante, specialmente quando si inizia un progetto da zero, pensare a tutte quelle che possono essere le interfacce e i momenti in cui l'utente può entrare in contatto con il nostro prodotto digitale.