5 lezioni di leadership da imparare
Come si sviluppa una leadership eccellente? Esistono corsi e seminari che possono dare nozioni utili, ma probabilmente nulla può sostituirsi all'esperienza. Vediamo cinque lezioni di base sulla leadership che possono aiutare a muoversi nella giusta direzione.
Esistono diversi corsi e seminari sulla leadership, i quali possono dare nozioni estremamente utili ed interessanti, ma probabilmente non può esserci un vero sostituto dell'esperienza.
Alcuni professionisti passano tutta la vita senza afferrare i fondamenti più importanti per sviluppare una leadership eccellente, mentre altri sembrano impararli quasi immediatamente. La spiegazione di questo fenomeno, oltre alla dipendenza dall'attitudine, riguarda proprio le esperienze che modellano le persone in maniera diversa.
Naturalmente, il miglior percorso prevede sempre l'apprendimento dei fondamenti da subito: prima li si impara, e più tempo si avrà a disposizione per metterli in pratica e perfezionarli attraverso la progressione professionale. La cattiva notizia è che non esiste un elenco di semplici regole che governano ciò che separa i buoni leader da quelli cattivi. Ma come dico spesso..
..se fosse tutto semplice, non esisterebbero nemmeno le grandi soddisfazioni.
Tuttavia, ci sono alcune lezioni di base sulla leadership che possono aiutare a muoversi nella giusta direzione.
1- Trovare le persone "giuste" è la priorità assoluta
Non è possibile ottenere risultati senza avere il gruppo "necessario" per raggiungere gli obiettivi. Ed è responsabilità del leader assicurarsi che il team sia una grande squadra. Solo in questa condizione diventa possibile delegare responsabilità, gestire la direzione e far lavorare al meglio le persone.
Non esiste un modo giusto o sbagliato per costruire una squadra: dipende dagli obiettivi, dai punti di forza e dalle debolezze del leader. Ma è fondamentale, prima di tutto, trovare persone su cui contare per eseguire responsabilità specifiche.
I membri della squadra devono rispettare il leader, ma devono anche sentirsi sereni nell'esprimere le proprie opinioni e utilizzare la propria esperienza per prendere decisioni.
Ronald Regan diceva:
"Surround yourself with the best people you can find, delegate authority, and don’t interfere as long as the policy you’ve decided upon is being carried out".
2- La fiducia reciproca è essenziale
Questo principio di leadership è strettamente legato al precedente. Per realizzare qualsiasi "goal", dev'esserci fiducia reciproca. Ciò significa che il leader deve fidarsi del team, che il team deve fidarsi del leader, e che i membri del team devono fidarsi l'un l'altro.
Il primo passo è scegliere persone affidabili, oneste, aperte e sufficientemente motivate da orientarsi verso il bene dell'azienda. Ma oltre a questo, è il leader che deve creare la cultura e l'ambiente che incoraggino sia l'onestà che la co-dipendenza.
I membri del team devono poter esprimere le loro opinioni e le loro obiezioni liberamente, senza timore. I leader dovrebbero ammettere i propri errori, essere trasparenti sulle motivazioni e premiare il team per gli obiettivi raggiunti.
Queste abitudini generano un senso di familiarità e fiducia, che consentirà al team di lavorare in modo più efficiente e di essere più felice di farlo.
3- Le avversità sono una componente della leadership
Questa è una lezione difficile da imparare, e capire la logica dietro di essa "sulla carta" è molto diverso che sperimentarla in prima persona. È nella natura del leader attraversare dei momenti difficili e stressanti. Indipendentemente dalla sua efficacia, dal team e dalle condizioni.
È necessario essere preparati a gestire lo stress, perché se l'extra stress prende il sopravvento corromperà ogni possibilità di risolvere la situazione. Il segreto (difficilissimo) è imparare a vedere le avversità come un'opportunità.
Se c'è una nuova sfida, o si è commesso un errore, vanno considerati come opportunità per cambiare prospettiva e per migliorare. E un ingrediente fondamentale in questo, è la pazienza.
4- Le idee devono essere fondate sul pragmatismo
È naturale che il leader infonda le sue idee ed il suo punto di vista nello "stile di leadership". Se ha una visione per un brand e per una cultura, questa diventa un obiettivo per arrivare al perfetto insieme di valori come motore delle persone.
Sfortunatamente però, il mondo non è perfetto e alcuni ideali, semplicemente non sono realizzabili nella pratica. Le idee, infatti, devono essere fondate sul pragmatismo. Cosa significa?
Invece di fare affidamento sugli ideali per dettare un approccio, è necessario considerare come questi possono essere modellati per adattarsi realisticamente al "mondo pratico".
5- Non si ha mai imparato abbastanza
La quantità di informazioni là fuori è infinita. Non dovrebbe mai esserci un momento in cui un leader ha la sensazione di aver imparato abbastanza. Ci sono sempre nuove idee da considerare, nuove strategie da provare o nuovi eventi da gestire, e senza questa continua infusione di nuove prospettive e nuovi dati, il business e i team rimarranno stagnanti.
È necessario impegnarsi e perfezionarsi, ad esempio partecipando a corsi e seminari, leggendo libri, seguendo TED Talks, rimanendo aggiornati sulle novità.
Questo è fondamentale, anche se si è molto impegnati. Se non si ha il tempo di farlo, è necessario trovarlo.
I leader con un'insaziabile fame di informazioni sono i più propensi a proporre le idee rivoluzionarie che guidano l'evoluzione della cultura.
Queste lezioni, possono sembrare banali, perché i concetti sono molto semplici da comprendere. Tuttavia, metterle in atto trovando il giusto equilibrio nel team è tutt'altro che facile.
Solo attraverso le tue esperienze sarai in grado di trasformarti completamente in un leader eccezionale!
Questo post è la mia traduzione di un vecchio articolo (2015) articolo di Jayson DeMers su Business Insider. L'ho riproposto perché, per quanto si evolvano le metodologie, i concetti che esprime rimarranno pressoché eterni, perché tutto (le metodologie stesse) nasce dalle idee, dalla determinazione, e da un lavoro di squadra per mettere a terra le visioni.
Per approfondire
Alessio Pomaro